Truffle Inclusive: ristorante La Frasca
“La Frasca”, locale satellite dell’associazione il PomoDoro che ha come principale obiettivo quello di promuovere l’inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità, è il posto ideale per farsi coccolare da una cucina stagionale a chilometro zero.
Alberto, chef di riferimento del Ristorante, ci racconta questa bellissima esperienza che gli ha permesso di unire il suo lavoro in cucina con un aspettato altrettanto importante, quello sociale. Puoi raccontarci come è iniziata la tua esperienza di chef, e come sei arrivato a gestire un ristorante così completo, con menù speciali, serate a tema con altri chef, presenza importante sui social con attività di marketing in linea con ristoranti di livello elevato , in sintesi un ristorante raffinato, un’economia circolare ed un concreto progetto di inclusione è così?
Dopo il diploma, acquisito presso l’istituto alberghiero di Abano Terme (PD), ho lavorato presso alcuni ristoranti locali, passando prima da una cucina più tradizionale e poi ad una cucina più elaborata inserendomi nel circuito dei ristoranti stellati da prima con lo chef Renato Rizzardi della Locanda di Piero (VI) e poi con lo chef Alessandro Breda del ristorante Gellius (TV).
Si è poi presentata l’occasione di tornare a lavorare con Giulio Calgaro, mio caro amico, al ristorante La Frasca, dell’impresa sociale Il PomoDoro, ho deciso di cogliere subito questa grande opportunità che mi ha permesso di unire quello che è il mio lavoro in cucina con un aspettato altrettanto importante come quello sociale. Qui riusciamo a toccare con mano la materia prima che viene coltivata nelle nostre campagne e contemporaneamente creare dei piatti pensati da persone che hanno lavorato nel mondo dell’alta ristorazione.
Il ristorante La Frasca, nome volutamente separato dalla realtà sociale de Il PomoDoro, vuole differenziarsi dal resto della ristorazione sociale, scegliendo una cucina contemporanea, che cura i dettagli e la scelta delle materie prime per avvicinarci il più possibile ai ristoranti di alto livello, tutto questo con l’inclusione attiva nel nostro servizio di sala di persone con diverse abilità, i nostri apprendisti, che durante il giorno partecipano anche alle attività di coltivazione e vendita.
La cucina del tuo ristorante terrà conto dei prodotti coltivati dai vostri ragazzi a km 0, della formazione degli stessi ragazzi fragili e quindi della ricerca continua di attività adatte ad ognuno di loro per un risultata eccellente. Inoltre hai la gestione di un ristorante con tutte le sue problematiche. Quale di queste attività è più difficile e complicata ?
Nella nostra attività ogni settore viene portato avanti dalla collaborazione costante tra professionisti del settore, educatori e apprendisti, credo sia questo il segreto per una buona riuscita delle attività quotidiane, è questo lavoro di squadra che ci permette, come in qualsiasi altro ambiente di lavoro, di risolvere le normali problematiche che ogni giorno ci si presentano.
Gestisci insieme ai tuoi collaboratori le attività “dietro le quinte” e quelle di sala. Cosa ti è piaciuto del progetto con T&C Tartufi? Cosa ti ha dato più soddisfazione?
La cosa che sicuramente ho apprezzato di più è stata innanzitutto l’idea dietro il progetto che ho trovato molto attuale e valorizzante per il nostro settore di appartenenza, e, il fatto di abbinare l’idea del tartufo, visto dai più come prodotto d’elite ad un progetto di inclusione sociale.
La cosa che mi ha dato di gran lunga più soddisfazione è stata la felicità e la soddisfazione dei nostri ragazzi per essere stati selezionati per il progetto perché si sono veramente sentiti importanti e realizzati.
Di seguito alcune domande che abbiamo posto ad uno dei partecipanti alla realizzazione delle ricette al tartufo T&C
Cosa ti è piaciuto di più nel progetto al Tartufo con lo chef Alberto?
Mi è piaciuto partecipare a un progetto così importante, dove abbiamo cucinato, fatto delle foto e ci siamo divertiti ma soprattutto assaggiare il tartufo per la prima volta.
Preferisci la sala , la cucina o la coltivazione dei prodotti?
Preferisco di più la cucina, preparare, cucinare e anche lavare i piatti.