Hakka noodles con verdure e tartufo
L’idea
Partendo dal suggerimento… ovvero “tutto è tartufabile” mi è tornata in mente una ricetta che ogni volta che realizzo mi porta in terre lontane, racconta di eventi di più di un secolo fa e di come la cucina fusion a volte sia dovuta al caso ed ai popoli che migrano, viaggiano semplicemente alla ricerca di fortuna e di migliori occasioni.
Dall’esigenza di adattare le vecchie abitudine alle nuove circostanze ci si ingegna e nascono nuove idee.
Ti giro uno stralcio di un vecchio articolo che scrissi per agrodolce, una breve sintesi della storia della cucina HaKKa, i noddles vegetariani sono uno dei piatti più’ noti e rappresentativi di questa cucina.
Un mix indo cinese a cui aggiungere un pizzico di eleganza tutto italiano: il tartufo.
Risultato stupefacente, goloso, succulento.
“Anticipando la grande diaspora cinese dell’800, Yang Tai Chow è stato il primo cinese registrato a migrare in India in cerca di fortuna. Nel 1778, mise radici a Calcutta, allora capitale dell’India britannica e area metropolitana facilmente accessibile dalla Cina via terra. All’inizio del XX secolo si sviluppò una Chinatown per lo più di etnia Hakka. Conciatori, commercianti, persino dentisti, ma è come ristoratori che gli emigrati ottennero un discreto successo. I cinesi in India iniziarono a conoscere le spezie indiane, adattarono le tecniche di cottura locali, ma mantennero alcuni condimenti tradizionali per soddisfare i loro gusti. Finirono per creare una nuova cucina: la Desi Chinese o Hakka Chinese. Gli indiani sono innamorati di questa fusione di sapori indo-cinesi. Tanto che oggi – dopo la cucina indiana locale – la nuova cucina cinese è la preferita delle famiglie e linee di prodotti specializzati sono comparsi sugli scaffali della grande distribuzione. Il gusto dei piatti è robusto, piccante e speziato. La wok insieme ad aglio, cipolla, peperoncino – capsicum chinense, i più piccanti al mondo -, zenzero e salsa di soia sono alla base di molte preparazioni.”
Tagliare sottilmente aglio, cipolla peperoncino e cipollotto tenendo separate le parti più’ verdi.
Tagliare a julienne le carote, il peperone ed il cavolo cinese.
Tagliare in spicchi i funghi champignon.
Tagliare lo zenzero pelato in cubetti finissimi.
Rinvenire gli spaghetti di riso in acqua come da istruzioni riportate sulla confezione.
Scaldare a fuoco vivo 2 cucchiai di olio in una wok e rosolare generosamente i funghi.
Togliere i fungi dal fuoco e tenere da parte.
Aggiunge un altra cucchiaiata di olio abbassare la fiamma ed aggiungere aglio, cipolle, peperoncino, zenzero, lasciare appassire 2 minuti, alzare nuovamente la fiamma ed
unire 1/2 cucchiaino di insaporitole al tartufo, le carote, il peperone ed il cavolo.
Saltare a fiamma viva nella wok fino a cottura al dente, salare con la salsa di soia generosamente ed un cucchiaio di mirin.
Infine aggiungere i fungi lasciati da parte, gli spaghetti di soia e due cucchiai abbondanti di salsa tartufata.
Servire con il verde del cipollotto fresco a crudo.
INGREDIENTI
250 gr di spaghetti di riso
2 carote piccole
1 peperone rosso
8 funghi champignon
1 cavolo cinese pe tsai – puo’ essere sostituito con del cavolo verza
2 cipollotti freschi
2 cucchiai generosi di salsa tartufata T&C
1/2 cucchiaino di insaporitole al tartufo
1 dente di aglio
1 cipolla piccola rossa
1 cm di zenzero
Salsa di soia
Peperoncino
Mirin
Olio di mais di buona qualita’