Come cucinare il tartufo e valorizzarlo al meglio
Prima di scoprire come cucinare il tartufo, rispondiamo alla domanda del precedente articolo: perché il tartufo ha quel determinato aroma?
Semplice. Essendo un fungo, ma crescendo sottoterra, il tartufo ha bisogno che qualcuno sparga le sue spore nell’ambiente circostante. L’aroma intenso, sebbene in profondità, riesce ad attirare alcuni animali che scavando facilitano la diffusione delle spore. Incredibile vero?
Adesso che sai qualcosa in più su questo incredibile ingrediente, vediamo come cucinarlo e valorizzarlo al meglio!
Cucinare il tartufo, si o no?
Il tartufo è uno degli ingredienti più apprezzati e più costosi della nostra tradizione culinaria. È molto importante quindi saperlo utilizzare al meglio, per evitare di rovinare il piatto o la preziosa materia prima.
Prima di vedere come trattare le varie tipologie, ti riproponiamo qualche piccolo suggerimento:
- Ricorda che il tartufo va pulito molto attentamente per eliminare ogni traccia di terra. Vuoi sapere come pulire il tartufo?
- Il tartufo prima si cucina e meglio è. Ma se conosci come conservare il tartufo potrai apprezzarne l’intenso aroma anche dopo diversi giorni!
- Il tartufo non va mai, ma proprio mai, consumato freddo. Se lo conservi in frigo ricorda di tirarlo fuori prima, così da riattivare tutte le sue incredibili note aromatiche!
Adesso che conosci tutti i trucchi precedenti alla cottura, scopriamo il seguito!
Come cucinare il tartufo, c’è differenza tra bianco e nero?
Eccome se c’è! Sono due mondi completamente diversi.
Cominciamo con il tartufo bianco. È il vero re dei tartufi, il più pregiato e il più apprezzato, ma anche il più delicato. Per questo va rigorosamente utilizzato a crudo, tagliato in sottili lamelle direttamente sui tuoi piatti: la cottura infatti rovinerebbe tutte le sue caratteristiche organolettiche.
Ma un leggero calore, dato non dalla cottura ma dalla pietanza a cui si accompagna, aiuta il tartufo a liberare tutte le sue incredibili note aromatiche, rendendo ogni tuo piatto davvero favoloso!
Il tartufo nero invece ha bisogno di più approfondimento.
Se si parla di tartufo nero pregiato, raccolto prevalentemente in inverno, la cottura può e deve essere molto veloce e delicata; il tartufo nero estivo invece sopporta egregiamente anche tipi di cottura più lunghi, seppur sempre leggeri. In entrambi i casi il calore aiuta tantissimo a sprigionare tutto l’inconfondibile aroma, naturalmente meno intenso di quello del bianco.
Ti è stata utile questa piccola guida? Da oggi non potrai proprio più sbagliare: realizzerai ricette semplicemente perfette! A proposito, quali sono le tue preferite?