Andare a tartufi: la tipica giornata di un cavatore.
Andare a tartufi è una vera e propria esperienza, un hobby (ma anche un lavoro) che crea un legame profondo con la terra e i suoi frutti.
Non è un’attività semplice. Ci si deve svegliare prestissimo la mattina o uscire tardi la sera, camminare per ore nei boschi insieme ai propri cani da tartufo, anche nelle intemperie e talvolta senza trovare niente.
Il colpo di fortuna è quando si trova una tartufaia spontanea, un luogo dove i tartufi crescono spontaneamente. I cavatori (si chiamano così i “cercatori” di tartufi) custodiscono gelosamente la posizione di questi luoghi, ma la maggior parte delle volte la voce gira e ben presto li conoscono tutti.
Ma le tartufaie possono anche essere create artificialmente (tranne per quanto riguarda il tartufo bianco) e privatizzate, ovvero a proprio uso e consumo.
Per quanto riguarda le tartufaie spontanee, il lavoro del cavatore è estremamente difficile. In compagnia dei suoi cani e del suo vanghetto, a volte gira per chilometri e chilometri prima di trovare qualcosa.
Una volta che il cane avverte l’odore del tartufo, corre sul luogo e inizia subito a scavare. Se il tartufo è abbastanza in superficie (e il cane ben addestrato) il lavoro del cavatore sarà relativamente semplice: il cane scava, raccoglie il tartufo con la bocca e lo porta al cavatore, che lo premia con il suo cibo preferito (anche i cani hanno bisogno di una buona ricompensa!).
Se invece il cane non è ancora ben addestrato (e quindi rischia di danneggiare il tartufo) oppure se il tartufo è molto in profondità, il cavatore dovrà intervenire con il suo vanghetto, in modo da estrarre il tartufo dalle profondità della terra senza danni.
Un altro aspetto da considerare è la rarità del tartufo: se quello estivo si trova abbastanza facilmente (anche se la situazione cambia di anno in anno) quello bianco è estremamente difficile da trovare. In questo caso bisogna avere un cane perfettamente addestrato (un lavoro che richiede diversi anni) e particolarmente attento: nella foga, se il tartufo subisce danni, risulta invendibile e più soggetto a deperibilità.
Pensavi che il lavoro del cavatore fosse semplice? Beh, come hai visto non è proprio così.
Continua a seguirci per scoprire sempre qualcosa di nuovo sull’incantevole mondo dei tartufi!